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  • Il m@gm@ costitutivo dell'immaginario sociale contemporaneo
    Orazio Maria Valastro (a cura di)

    M@gm@ vol.6 n.3 Settembre-Dicembre 2008

    VIVERE E PENSARE IL M@GM@

    Orazio Maria Valastro

    valastro@analisiqualitativa.com
    Dottore di Ricerca all'IRSA-CRI (Institut de Recherches Sociologiques et Anthropologiques - Centre de Recherches sur l'Imaginaire) presso l'Università degli Studi ''Paul Valéry'' di Montpellier; Laureato in Sociologia (Università degli Studi René Descartes, Parigi V, Sorbona); Fondatore, Direttore Editoriale e Responsabile della rivista elettronica in scienze umane e sociali "m@gm@".

    L’Etna fonte poetica di un’utopia scientifica?

    «Le connais-toi toi-même que nous révèle l’anthropologie, c’est un connais-toi en tant que solidaire de tous les hommes, en tant que compréhensif de l’aventure humaine toute entière». (Gilbert Durand, 1996, p. 64)

    La figura dell’Etna, sede della redazione di M@gm@, ha sollecitato un’immaginazione straordinaria durante la creazione del progetto editoriale avviato nel 2002, stimolando il coraggio di un’esperienza entusiasmante e appassionata dalla logica del magma del vulcano fonte di una poetica che ha alimentato, grazie alla sua sintassi metaforica (Gaston Bachelard, 2005, p. 185), la costituzione di un progetto e di spazi alternativi. Celebriamo in quest’occasione il sesto anniversario della rivista, dedicando un numero ai contributi proposti dagli associati d’analisiqualitativa.com (il progetto dell’Osservatorio dei Processi Comunicativi, l’Associazione culturale scientifica che pubblica la rivista) ed i membri della redazione.

    L’esperienza della rivista M@gm@ rappresenta, nel settore delle scienze umane e sociali, la capacità d’immaginare dei progetti editoriali innovativi, dispiegando una concezione ed una pratica delle pubblicazioni elettroniche come condizione efficace per sostenere un accesso libero al patrimonio scientifico e culturale. L’esperienza di M@gm@ diventa in questo modo un esempio, modesto e virtuale, di rinnovazione e restituzione di una creatività scientifica alle scienze umane e sociali, delineando una nuova sfida per le scienze e la cultura: collegare creatività e transdisciplinarietà. Il nostro compito, nei prossimi anni, è probabilmente quello di verificare come la creatività sollecitata possa sostenere un nuovo paradigma scientifico, un’inedita utopia scientifica. I contributi pubblicati in questo numero ed inerenti al paradigma dell’accesso libero ed alla nostra esperienza editoriale, ci permettono di sottoporre all’attenzione dei nostri lettori delle riflessioni che partecipano di questa valutazione collettiva dopo sei anni d’attività.

    E’ singolare, inoltre, scoprire la proiezione di un desiderio federativo che si svela nelle assonanze e nelle risonanze che i contributi esprimono rispetto alle esperienze, personali e professionali, nell’ambito del progetto editoriale, come si manifesta nei contenuti dei collaboratori impegnati attivamente e sensibilmente allo sviluppo della rivista. E’ questa stessa logica del m@gm@ che echeggiando nell’esperienza editoriale collettiva attenua l’incongruità apparente tra postura scientifica e poetica (Northrop Frye, 1969), sostenendo l’avvento impalpabile ed imponderabile di una coscienza che si libera dalla pesantezza del reale (Italo Calvino, 1988). Sono dunque delle opportunità e delle sperimentazioni di una formazione continua che si presentano nelle riflessioni formulate all’interno di un contesto di sollecitazioni e stimoli creativi, che possono costituire e rappresentare dei nuovi mondi alternativi per ibridare i saperi e le conoscenze, stimolare un dialogo con l’alterità. Stimolando la diffusione e la disseminazione di un patrimonio scientifico in uno scambio aperto ad un confronto ed un approfondimento teorico e pragmatico, possiamo mettere in relazione il Nord ed il Sud del mondo come anche i mondi interiori con i mondi esteriori. Non posso fare a meno anch’io di riconoscere, dopo tutti questi anni, di aver condiviso un percorso analogo, ognuno lo ha intrapreso inizialmente per se stesso, alla scoperta di un’esperienza di ricerca transdisciplinare, arricchendosi di una polisemia plurale in grado di far dialogare scienza e poetica di sé, andando incontro ad una prospettiva in misura di rigenerare una capacità di rinnovamento personale e professionale.

    Le qualità correlative al magma del vulcano, quest’ultimo non è pertanto e semplicemente caos indifferenziato e mutevole, ci avvicinano a quella natura magmatica delle rappresentazioni (Cornelius Castoriadis, 1975, p. 432) che ci caratterizzano in quanto magma di flussi rappresentativi, affettivi e intenzionali, immaginazione radicale che lascia emergere l’alterità. La società è essa stessa istituzione di un magma di significati immaginari sociali (Cornelius Castoriadis, 1975, p. 480), racchiudendo dei significati collettivamente disponibili, istituzione di un sistema costituendo e articolando il mondo sociale per rispondere alle questioni fondamentali della nostra società. Non essendo semplici riproduzioni del reale, le significazioni immaginarie sono esse stesse creazione, genesi incessante dell’alterità (Cornelius Castoriadis, 1975, p. 493), rendendo operante un immaginario radicale e sociale, chiave di volta per cogliere l’articolazione tra società istituente e istituita. La rivista m@gm@ contribuisce in questo senso a cogliere l’istituente nella sua rigenerazione attraverso l’immaginario, privilegiando una postura ermeneutica.

    L’oggetto delle scienze umane e sociali è stranamente molto simile al simbolo finendo per corrispondergli laddove s’instaura l’incontro tra un’identità localizzabile, il significante, ed un’identità non separabile, dilatabile, il significato. L’analisi delle rappresentazioni umane necessita quindi di un metodo u-topico (Gilbert Durand, 1996, p. 110-111) che opera per una materializzazione del non visibile (Duvignaud, 2000, p. 19) in seno alle nostre società. Il m@gm@ costitutivo dell’immaginario sociale, sottolineando una significazione simbolica del sociale e l’impossibilità di ridurre il reale ad un dato manifesto ed evidente, ricusa qualsiasi opposizione e logica binaria tra ciò che è dato, prossimo e conosciuto, e ciò che è lontano (Roger Bastide, 1970). La collaborazione di Georges Bertin, affine ad un accompagnamento ed una formazione iniziatica, ha sostenuto e incoraggiato questa logica del m@gm@ per inventare una terza via nella comprensione dei fenomeni sociali. Questa terza via è coerente con il riconoscimento della molteplicità di ogni essere e della coesistenza delle differenti caratteristiche dell’essere (Chryssoula Constantopoulou, 1996, p. 163-167), contribuendo ad invalidare le barriere in seno alle discipline e gli approcci che possono infine integrare una coscienza trasformativa.

    Privilegiando gli approcci e le metodologie qualitative abbiamo messo in risalto nella via narrativa, che partecipa anch’essa all’invenzione di questa terza via, l’apertura al divenire dell’umano ed all’incontro con l’altro e l’alterità. La sovversione epistemologica della scienza ci avvicina ad un’analisi del mondo che dobbiamo cogliere nella connessione di molteplici prospettive e valori, abbandonando qualsiasi verità unica e totalizzante. Il contrasto tra categorie relative al sensibile ed all’intelligibile è oramai desueto, la scienza mette in pratica una reintegrazione del sensibile, noi stessi partecipiamo ad una riabilitazione di una conoscenza intuitiva da una visione dell’interiorità (Michel Maffesoli, 2005), senza pertanto aderire ad un’abdicazione del pensiero, ravvicinando i due poli dell’intelligenza umana nell’integrazione della dimensione estetica in seno al pensiero umano.


    BIBLIOGRAFIA

    Autori citati

    Gaston Bachelard, La psychanalyse du feu, Paris, Gallimard (Folio, essais), 2005 (1949), 190 p.
    Roger Bastide, Le prochain et le lointain, Paris, Cujas, 1970, 302 p.
    Italo Calvino, La pesantezza del reale e la leggerezza del desiderio. Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Garzanti (Saggi blu), 1988 121 p.
    Chryssoula Constantopoulou, «Le prochain et le lointain: pour une anthropologie de la communication contemporaine», Claude Ravelet (dir.), Etudes sur Roger Bastide: de l’acculturation à la psychiatrie sociale, Paris, Editions L’Harmattan, 1996, p. 159-167
    Jean Duvignaud, «Préface» dans Roger Bastide, Le candomblé de Bahia (Rite Nagô): transe et possession du rite du Candomblé (Brésil), Paris, Plon (Terre humaine Poche), 2000 (1958), p. 13-24
    Gilbert Durand, Champs de l’imaginaire / Gilbert Durand; textes réunis par Danièle Chauvin, Grenoble, Ellug, Université Sthendal (Ateliers de l’imaginaire), 1996, 262 p.
    Northrop Frye, Anatomia della critica, Torino, Einaudi (Piccola Biblioteca Einaudi), 1969, 484 p.
    Michel Maffesoli, Eloge de la raison sensible, Paris, La Table Ronde, 2005 (1996), 278 p.

    Politica editoriale della rivista

    Progetto editoriale

    Politica editoriale

    La logica del m@gm@ tra marginalità e creatività: gli approcci qualitativi e le comunità di pratiche alla luce del paradigma dell’accesso libero, m@gm@, vol.6 n.3 settembre/dicembre 2008

    Il primo seminario itinerante di m@gm@, m@gm@, vol.5 n.2 aprile/giugno 2007

    La sfida di internet, m@gm@, vol.5 n.1 gennaio/marzo 2007

    Comunicazione e Open-Access, m@gm@, vol.3 n.2 aprile/giugno 2005

    La logica del m@gm@ tra creatività e marginalità: il paradigma dell'accesso libero e le pubblicazioni elettroniche, m@gm@, vol.2 n.2 aprile/giugno 2004

    Un anno dopo: interpretazione critica e cambiamento partecipato della vita quotidiana, m@gm@, vol.1 n.4 ottobre/dicembre 2003

    Approccio qualitativo e complessità sociale: il progetto editoriale dell'Osservatorio dei Processi Comunicativi, m@gm@, vol.0 n.0 ottobre/dicembre 2002


    Collana Quaderni M@GM@


    Volumi pubblicati

    www.quaderni.analisiqualitativa.com

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    M@gm@ ISSN 1721-9809
    Indexed in DOAJ since 2002

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