Il titolo che abbiamo scelto
di dare alla Rivista Elettronica dell'Osservatorio evoca in
modo esplicito il senso figurato del termine "magma",
inteso dunque come un insieme caotico e indistinto. Il "magma"
è considerato in questo caso come una realtà
in continuo movimento ed è possibile, in effetti, partire
da questa stessa immagine, per valutare il ruolo sempre più
attuale dell'approccio qualitativo, della teoria e dell'analisi
qualitativa, nella ricerca sociale e nell'applicazione delle
metodologie qualitative nei contesti sociali. Una complessità
sociale caratterizzata da processi sociali che si modellano
nella temporalità delle nostre società contemporanee,
dove questi stessi processi fluiscono come occorrenze e forme
emergenti, determina la necessità di comprendere ed
integrare delle prospettive eterogenee attraverso degli strumenti
in grado di considerare l'intersoggettività.
Una premessa necessaria: quest'articolo
chiaramente non ha la pretesa d'essere esaustivo nella trattazione
del tema 'memoria e conoscenza'; si propone piuttosto di introdurre
l'argomento, aiutandosi con alcune interviste ad attori sociali
che per mestiere riflettono ed elaborano delle rappresentazioni
su tale tema. (...) La memoria è ormai fuori di noi: dovendo
aggiornare periodicamente le nostre acquisizioni intellettuali
abbiamo dovuto trasferire la sempre più 'pesante' memoria
personale e collettiva in Internet e negli altri dispositivi
(videocassette, PC ecc.) elettronici a nostra disposizione.
Noi presupponiamo, da parte nostra,
che i progetti rivolti ai sociologi per valutare la loro formazione
non possono fare a meno di considerare il concetto di "tragitto
antropologico" enunciato da Gilbert Durand, il quale
ravvisa in ogni pratica simbolica quella congiunzione mai
compiuta e sempre provvisoria tra dati soggettivi e prescrizioni
ambientali. L’intervento sociologico compie adeguatamente
questa misteriosa alchimia che consiste a sostenere dei dati
verticali: le biografie, il ricorso alle storie di vita dei
soggetti, al loro l’immaginario radicale ed ai miti, ci fanno
conoscere la storia e le caratteristiche personali, collettive
o inconsce, ed i vincoli delle realtà naturali, sociali,
economiche e organizzative che strutturano il campo d’ogni
ricerca.
Il vissuto d'ogni persona è una
rete d'eventi, episodi talvolta collegati, sconnessi, nondimeno
zuppi e imbrigliati d'emozioni all'interno di una semiologia
di sensi e non soltanto di significati concettuali, ma di
sfumature, dissolvenze congiunte a logiche esistenziali. Mi
chiedo come può un terapeuta classico sbirciare dalla sua
scrivania, dalla propria stanza in bianco e nero, o da un
lettino d'ospedale la densità delle tinte che scalpitano fuori
nella vita del paziente o utente: modulazioni di una cultura,
un vociare di parole e sguardi, racconti, passioni, vicende,
fratture, suoni e sfocature stratificate nella memoria; capire,
insomma, quell'altro che confonde o che assimila ai riflessi
del suo sapere.
L'origine del postulato dell'interpretazione
soggettiva nelle scienze sociali la ritroviamo in questa espressione,
"io non posso comprendere un oggetto culturale senza
riferirmi all'attività umana che lo ha prodotto. Schutz
ha avviato un percorso esplorativo della fenomenologia verso
l'etnometodologia. L'etnometodologia è d'altronde qualificata
come "sociologia interpretativa" e questo la paragona
istantaneamente alla semiotica di Charles Sanders Peirce,
poiché la semiotica si indirizza verso colui che interpreta,
l'interpretazione.
Situandoci in questa dislocazione
metodologica e teorica, dal registro esistenziale al registro
narrativo, e considerando inoltre il linguaggio specificamente
connesso alla socializzazione degli individui, proponiamo
attraverso questa intervista la teoria psicanalitica di Lacan
e la sua interpretazione dei rapporti intersoggettivi solidamente
strutturati dal discorso. Possiamo avviare quindi una riflessione,
iniziando ad elaborare alcune questioni sostanziali, che ci
consente di interrogarci attraverso un confronto interdisciplinare
sulla possibilità di integrare prospettive differenti
dell'intersoggettività.
I repentini cambiamenti avvenuti
all'interno del panorama socio-politico europeo nell'ultimo
secolo hanno determinato un diverso tipo di approccio da parte
delle società occidentali nei confronti dell' 'altro'.
Parlare di multiculturalismo riconoscendone l'importanza effettiva
significa avviarsi ad una quanto mai necessaria ridefinizione
dell'intero sistema culturale. Ovviamente non poche difficoltà
si affacciano all'interno di un progetto di così ampio
respiro, non solo nella comprensione ed interconnessione di
culture differenti a confronto ma nel tentativo di costruire
un linguaggio nuovo, che destrutturi sia quello della medicina
ufficiale sia quello delle pratiche alternative.
Francesco Maria Battisti, professore
di Sociologia presso l'Università degli Studi di Cassino,
ha condotto una indagine approfondita che individua un mondo
inedito di rappresentazioni appartenenti alle aspirazioni
ed alle immaginazioni dei giovani italiani. E' proprio a questo
livello che si trasmettono, di generazione in generazione
le idee utopiche, e sono colte non tanto dagli adulti, che
hanno già configurato un loro stile di vita, quanto
dai giovani, che debbono ancora compiere scelte importanti,
e si sentono meno vincolati dalle necessità immediate.
Orazio Maria Valastro
Il titolo che abbiamo scelto di dare alla Rivista Elettronica dell'Osservatorio evoca in modo esplicito il senso figurato del termine "magma", inteso dunque come un insieme caotico e indistinto. Il "magma" è considerato in questo caso come una realtà in continuo movimento ed è possibile, in effetti, partire da questa stessa immagine, per valutare il ruolo sempre più attuale dell'approccio qualitativo, della teoria e dell'analisi qualitativa, nella ricerca sociale e nell'applicazione delle metodologie qualitative nei contesti sociali. Una complessità sociale caratterizzata da processi sociali che si modellano nella temporalità delle nostre società contemporanee, dove questi stessi processi fluiscono come occorrenze e forme emergenti, determina la necessità di comprendere ed integrare delle prospettive eterogenee attraverso degli strumenti in grado di considerare l'intersoggettività.
Alessandra Guigoni
Una premessa necessaria: quest'articolo chiaramente non ha la pretesa d'essere esaustivo nella trattazione del tema 'memoria e conoscenza'; si propone piuttosto di introdurre l'argomento, aiutandosi con alcune interviste ad attori sociali che per mestiere riflettono ed elaborano delle rappresentazioni su tale tema. (...) La memoria è ormai fuori di noi: dovendo aggiornare periodicamente le nostre acquisizioni intellettuali abbiamo dovuto trasferire la sempre più 'pesante' memoria personale e collettiva in Internet e negli altri dispositivi (videocassette, PC ecc.) elettronici a nostra disposizione.
Georges Bertin
Noi presupponiamo, da parte nostra, che i progetti rivolti ai sociologi per valutare la loro formazione non possono fare a meno di considerare il concetto di "tragitto antropologico" enunciato da Gilbert Durand, il quale ravvisa in ogni pratica simbolica quella congiunzione mai compiuta e sempre provvisoria tra dati soggettivi e prescrizioni ambientali. L’intervento sociologico compie adeguatamente questa misteriosa alchimia che consiste a sostenere dei dati verticali: le biografie, il ricorso alle storie di vita dei soggetti, al loro l’immaginario radicale ed ai miti, ci fanno conoscere la storia e le caratteristiche personali, collettive o inconsce, ed i vincoli delle realtà naturali, sociali, economiche e organizzative che strutturano il campo d’ogni ricerca.
Nicolò Schepis
Il vissuto d'ogni persona è una rete d'eventi, episodi talvolta collegati, sconnessi, nondimeno zuppi e imbrigliati d'emozioni all'interno di una semiologia di sensi e non soltanto di significati concettuali, ma di sfumature, dissolvenze congiunte a logiche esistenziali. Mi chiedo come può un terapeuta classico sbirciare dalla sua scrivania, dalla propria stanza in bianco e nero, o da un lettino d'ospedale la densità delle tinte che scalpitano fuori nella vita del paziente o utente: modulazioni di una cultura, un vociare di parole e sguardi, racconti, passioni, vicende, fratture, suoni e sfocature stratificate nella memoria; capire, insomma, quell'altro che confonde o che assimila ai riflessi del suo sapere.
Martine Arino
L'origine del postulato dell'interpretazione soggettiva nelle scienze sociali la ritroviamo in questa espressione, "io non posso comprendere un oggetto culturale senza riferirmi all'attività umana che lo ha prodotto. Schutz ha avviato un percorso esplorativo della fenomenologia verso l'etnometodologia. L'etnometodologia è d'altronde qualificata come "sociologia interpretativa" e questo la paragona istantaneamente alla semiotica di Charles Sanders Peirce, poiché la semiotica si indirizza verso colui che interpreta, l'interpretazione.
Orazio Maria Valastro
Situandoci in questa dislocazione metodologica e teorica, dal registro esistenziale al registro narrativo, e considerando inoltre il linguaggio specificamente connesso alla socializzazione degli individui, proponiamo attraverso questa intervista la teoria psicanalitica di Lacan e la sua interpretazione dei rapporti intersoggettivi solidamente strutturati dal discorso. Possiamo avviare quindi una riflessione, iniziando ad elaborare alcune questioni sostanziali, che ci consente di interrogarci attraverso un confronto interdisciplinare sulla possibilità di integrare prospettive differenti dell'intersoggettività.
Claudia Bartolini
I repentini cambiamenti avvenuti all'interno del panorama socio-politico europeo nell'ultimo secolo hanno determinato un diverso tipo di approccio da parte delle società occidentali nei confronti dell' 'altro'. Parlare di multiculturalismo riconoscendone l'importanza effettiva significa avviarsi ad una quanto mai necessaria ridefinizione dell'intero sistema culturale. Ovviamente non poche difficoltà si affacciano all'interno di un progetto di così ampio respiro, non solo nella comprensione ed interconnessione di culture differenti a confronto ma nel tentativo di costruire un linguaggio nuovo, che destrutturi sia quello della medicina ufficiale sia quello delle pratiche alternative.
Orazio Maria Valastro
Francesco Maria Battisti, professore di Sociologia presso l'Università degli Studi di Cassino, ha condotto una indagine approfondita che individua un mondo inedito di rappresentazioni appartenenti alle aspirazioni ed alle immaginazioni dei giovani italiani. E' proprio a questo livello che si trasmettono, di generazione in generazione le idee utopiche, e sono colte non tanto dagli adulti, che hanno già configurato un loro stile di vita, quanto dai giovani, che debbono ancora compiere scelte importanti, e si sentono meno vincolati dalle necessità immediate.