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  • Uno sguardo sistemico sull'interculturalità
    Cecilia Edelstein (a cura di)

    M@gm@ vol.11 n.3 Settembre-Dicembre 2013

    L’ESPERIENZA DI SHINUI E IL MODELLO SISTEMICO PLURALISTA IN AMBITO INTERCULTURALE



    Cecilia Edelstein

    cecilia@shinui.it
    Cecilia Edelstein, presidente Shinui, ha ideato e fondato il Centro con l’idea di creare sinergie tra professionisti sistemici nella relazione d’aiuto e tra mondo accademico e territorio. Psicologa, terapeuta familiare, social worker (MSW), supervisor counselor e trainer counselor, mediatrice familiare e didatta AIMS, si è formata in Israele e in Italia, anche se nata e cresciuta in Argentina. Responsabile scientifica del corso in Counseling, Mediazione e Terapie Interculturali, è Collaboratore Scientifico dell'Osservatorio dei Processi Comunicativi, collabora con il Comitato Scientifico della rivista elettronica m@gm@ e il Comitato Scientifico della Collana dei Quaderni di m@gm@, pubblicata da Aracne Editrice.

    Questo numero monografico è frutto delle riflessioni di professionisti che lavorano in ambito sistemico interculturale e nella relazione di aiuto con la popolazione migrante.

    Circa quattrocento persone si sono riunite in occasione del Convegno Nazionale “L’approccio sistemico in ambito interculturale”, organizzato da Shinui e tenutosi a Bergamo nel maggio 2012. Dare visibilità allo sviluppo delle idee sistemiche in ambito interculturale, produrre documentazione e creare una rete di professionisti erano gli obiettivi principali del convegno; di conseguenza, era di importanza fondamentale poterne pubblicare gli atti, raggruppandoli in questo numero monografico.

    La scelta metodologica di produzione del materiale è stata quella di riportare in modo colloquiale e il più fedele possibile gli interventi, attraverso la sbobinatura e una rielaborazione leggibile degli stessi. Gli interventi sono stati, quindi, riadattati per la pubblicazione, nel rispetto dei contenuti e del pensiero degli autori.

    Il numero monografico è composto da una prima sezione con un intervento corposo che illustra il bagaglio esperienziale di Shinui e il suo modello sistemico pluralista, e uno spazio di confronto tra i principali modelli di lavoro con migranti in Italia che ha visto attorno al tavolo alcuni dei più rinomati esponenti per dare voce al dialogo con modelli e approcci diversi. Questo fa parte dell’essere pluralisti.

    Seguono due sezioni che presentano esperienze in ambito interculturale.

    La seconda sezione raccoglie gli articoli accomunati dal tema del lavoro con la popolazione immigrata, dando rilievo ai vissuti e ai significati legati all’essere migrante. Infine, nella terza sezione, lo sguardo si sposta sugli operatori impegnati nella relazione e nell’incontro con culture Altre.

    Attraverso il succedersi degli interventi viene data voce alle idee, alle innumerevoli esperienze di lavoro e alla creatività dei sistemici che operano in ambito interculturale.

    Gli articoli inerenti a esperienze sul territorio, per lo più fanno riferimento alla matrice epistemologica, teorica e metodologica sviluppata negli ultimi trent’anni da Shinui, illustrata nella consistente esposizione di apertura di Cecilia Edelstein. Per tale motivo la maggior parte degli articoli presentano una bibliografia ristretta, riferente spesso in modo esclusivo a tale approccio. Tuttavia, qualche saggio amplia lo sguardo e fa riferimento ad altre fonti.

    La quasi totalità dei relatori intervenuti nel convegno sono professionisti allievi diplomati al corso di Counseling e Terapie Interculturali, attivato da Shinui nel 2005 e accreditato come specializzazione da AssoCounseling, una delle associazioni di categoria riconosciute dalla Legge 4/2013; dal 2013 il corso è accreditato anche dall’AIMS – Associazione Internazionale Mediatori Sistemici, sempre come specializzazione. Unica iniziativa del genere a livello nazionale, gli allievi provengono da tutta Italia; questo dato prezioso rende possibile la costruzione di una rete, anche tramite l’organizzazione di convegni come questo. Il volume è, quindi, da considerarsi un secondo step sia per la rete, sia per la valorizzazione e la documentazione del crescente sapere e della varietà di esperienze nel campo. Tali esperienze riguardano la clinica, progetti sul territorio e collaborazioni col settore pubblico, oltre a ricerche per lo più qualitative, ma anche ricerche-azione che hanno consentito lo sviluppo di tecniche e metodologie specifiche.

    Mantenendo l’intercultura come filo conduttore, gli interventi presentati spaziano fra ambiti diversi: da quello sociale a quello educativo, dalla clinica all’ambito sanitario. Nella Tavola Rotonda diamo voce ad altri approcci, in particolare al dispositivo etnopsichiatrico, già ampiamente documentato e conosciuto. I partecipanti a questo dibattito sono docenti del corso sin dalla sua prima edizione. Mancavano Roberto Beneduce e Pietro Basso, entrambi docenti del corso sin dagli albori e impossibilitati a partecipare nella stessa giornata.

    A portare i saluti istituzionali e a curare l’apertura del convegno è intervenuta Silvia Dell’Orto, Responsabile del Servizio Migrazioni, Coordinatrice PASS, Area Cultura, Istruzione e Politiche Sociali – Direzione Servizi Sociali ed Educativi del Comune di Bergamo, il cui intervento non aveva senso di essere inserito se non per la valorizzazione della continua collaborazione del Centro Shinui con lo stesso Comune; Ivo Lizzola, invece, l’allora Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bergamo, apriva i lavori con un intervento che, seppur breve, ci è sembrato prezioso e utile ed è stato perciò inserito come introduzione alla terza sezione del Volume.

    Augurando a tutti i lettori di poter arricchirsi dagli interventi qui riportati, speriamo che questo volume rappresenti per gli stessi partecipanti al Convegno un documento che ravvivi la memoria di quel giorno pieno di emozioni. Infine, speriamo questo sia l’inizio di una lunga documentazione e ricerca attorno all’approccio sistemico in ambito interculturale.



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