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  • Analisi qualitativa e nuove tecnologie della comunicazione
    Massimiliano Di Massa (a cura di)

    M@gm@ vol.1 n.3 Luglio-Settembre 2003

    FORMAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE: LA FORMAZIONE A DISTANZA


    Barbara Fiorentini

    barbara34@mail.com
    Bibliotecaria universitaria specializzata in biblioteconomia multimediale. Ha creato un sito web (il primo in Italia) dedicato alle ricerche bibliografiche on line. E' giornalista pubblicista e segue da anni il settore delle tecnologie applicate. Collabora con riviste scientifiche specializzate. E' autrice di articoli, saggi e volumi.

    INTRODUZIONE

    Per formazione a distanza (FAD) s'intendono tutti gli ambienti educativi in cui i momenti dell'insegnamento e dell'apprendimento sono spazialmente e/o temporalmente separati ed in cui il processo formativo prevede servizi di supporto all'apprendimento. Formazione a distanza e Istruzione a distanza: le espressioni definiscono diverse categorie di utenti: la FAD è formazione di professionalità, ma anche formazione professionale (istruzione alle professioni). Con Istruzione a distanza, o meglio Istruzione Aperta a Distanza si ha l'equivalente dell'inglese Open Distance Learning, rivolta a soggetti ancora inseriti nell'ambito scolastico o universitario. Dato che il termine formazione è normalmente preferito a quello di istruzione, si tende a utilizzare prevalentemente l'espressione FAD In questo campo, inoltre, non sempre le diverse denominazioni corrispondono a sostanziali differenze [1].

    La storia della FAD segue l'evoluzione delle tecnologie di comunicazione, partendo dai corsi per corrispondenza, passando per l'emissione televisiva e arrivando alle più recenti strutture di teleconferenza satellitare. Infatti la reale innovazione nel campo della FAD avviene con l'introduzione delle reti telematiche e di internet. L'insegnamento a distanza on line permette e stimola l'interazione e la collaborazione tra i partecipanti. La FAD in rete condivide con la formazione tradizionale l'interazione di gruppo, con il vantaggio della libertà da vincoli temporali e spaziali. La FAD si sta affermando come soluzione che si affianca o si sostituisce alla formazione tradizionale. E' usata principalmente all'interno di percorsi didattici destinati ad un pubblico di adulti. Ma non solo. Poiché sono numerose le esperienze in rete che si affiancano alla didattica tradizionale.

    Accanto alle questioni tecnologiche e didattiche che sottendono le attività di FAD, si ritiene vi siano vari ambiti strettamente collegati, i quali possono determinare sia l'efficacia sia l'efficienza di un corso di formazione a distanza. Tra questi senza dubbio si segnala la necessità di avere servizi bibliotecari che siano in grado di supportare adeguatamente sia lo studio degli studenti iscritti sia il lavoro del personale docente. Così come la FAD presume modalità nuove di studio e di insegnamento, allo stesso modo i servizi che supportano la FAD necessitano di impostazioni nuove, diverse da quelle previste per i corsi di formazione tradizionale. Questo vale anche per i servizi bibliotecari. Si tratta di un ambito ancora in fase di studio e di sperimentazione: l'obiettivo è di riuscire a individuare come i servizi bibliotecari devono evolversi a fianco della FAD, così come è stato fatto in passato (e avviene tuttora, essendo un settore in continuo divenire) per i corsi di formazione tradizionale. Esistono in letteratura le prime teorizzazioni relative ai nuovi modelli; inoltre preziose sono le sperimentazioni in atto, soprattutto negli Stati Uniti. In Italia la FAD si sta sviluppando con l'attenzione rivolta soprattutto agli aspetti tecnologici e metodologici in ambito didattico.

    LA FORMAZIONE A DISTANZA: DEFINIZIONI E STORIA

    Definizione di formazione a distanza

    La formazione a distanza (FAD) può essere intesa come la tappa intermedia fra la formazione tradizionale e l'e-learning [2], in quanto sfrutta le potenzialità della Rete, rimanendo comunque ancora aperta a mezzi di comunicazione quali telefono, fax, televisione [3]. L'e-learning rappresenta l'evoluzione della FAD nell'universo Internet: una forma specializzata e tecnologicamente avanzata di formazione a distanza, che sfrutta le tecnologie web e la multimedialità nella loro massima potenza. Possiamo parlare di e-learning quando esiste una piattaforma dedicata che permette all'allievo di personalizzare autonomamente il proprio percorso formativo e diventarne protagonista utilizzando unicamente strumenti on-line, indipendentemente dal percorso seguito dagli altri allievi.

    Lo sviluppo del Web come canale privilegiato di comunicazione e diffusione pone oggi l'accento sulla tecnologia coniando espressioni come WBT (Web Based Training) o CBT (Computer Based Training), ossia lo studio del computer come tecnologia didattica di autoistruzione. Quindi ciò che noi oggi chiamiamo e-learning nasce dall'integrazione di due diversi campi di sperimentazione nelle tecnologie didattiche: la formazione a distanza e lo studio delle moderne tecnologie di comunicazione a supporto della didattica.

    L'evoluzione storica della FAD

    La storia della formazione può essere scandita da tra fasi o "generazioni" che si sono susseguite fin dal secolo scorso fino ad arrivare ai giorni nostri. A segnare il passaggio da una generazione all'altra sono sempre stati i diversi strumenti utilizzati per colmare la distanza tra docenti e discenti [4].

    La prima generazione inizia dalla fine dell'Ottocento agli Anni Sessanta. L'attività didattica si svolge attraverso l'utilizzo di fascicoli, dispense, materiali a stampa. In Italia nascono i corsi per corrispondenza della Scuola Radio Elettra, primo tentativo di formazione per studenti adulti-lavoratori. All'estero fa da apripista la Francia nel 1939 con la creazione del Centre National d'Enseignement par Correspondance. Il rapporto docente-alunno si basa quindi sulla spedizione postale degli elaborati - prodotti dall'uno e corretti dall'altro - e questa l'unica forma di interazione tra i due.

    La seconda generazione copre il periodo degli Anni Settanta e Ottanta. Per fare didattica ci si serve anche della televisione, di strumenti audio e video. L'insegnamento è basato su prodotti multimediali. Grande assente è l'interazione tra chi insegna e chi apprende. In questo periodo vivono un vero e proprio boom le grandi Università a distanza: in Italia segnaliamo che nel 1984 è istituito il Consorzio italiano Nettuno. Anche nella seconda fase l'aspetto formativo è univoco: il discente deve fruire quasi "passivamente" del materiale didattico prodotto da altri, senza avere la possibilità di interagire realmente con i docenti e di prendere parte alla "costruzione" cognitiva di ciò che sta imparando.

    Tra le esperienze straniere nate negli Anni Sessanta e sviluppatesi negli anni ricordiamo che a partire dal 1969 in Inghilterra la Open University [5] ha esplorato tutte le strade della didattica a distanza, integrando corsi a dispense e su audio e videocassette con trasmissioni radio e televisive, l'uso degli strumenti postali e, da qualche anno, anche di quelli telematici. Proprio l'esperienza della Open University può dire qualcosa sul rilievo che possono avere gli strumenti dell'educazione a distanza per la società: più di due milioni di iscritti, 200.000 dei quali nel solo 1998, un numero maggiore di quello di qualunque altro istituto di istruzione secondaria o universitaria del Regno Unito.

    Torniamo alla storia. La terza generazione è iniziata negli Anni Novanta. Si parla di insegnamento a distanza on-line. Grazie alla diffusione delle più sofisticate tecnologie di comunicazione telematica e di internet. Insegnamento e apprendimento vivono una nuova stagione. Vengono avviati progetti di istruzione programmata (in inglese, computer based training) caratterizzati da un maggior livello di interazione tra gli attori coinvolti. Proprio in questo periodo vengono sperimentate le prime iniziative di formazione in rete.

    L'espressione formazione a distanza on line si riferisce a processi di insegnamento - apprendimento che usano tecnologie hardware e software (computer, linee telefoniche, e-mail, listserver, newsgroup, conferencing system, pagine web ecc.) nella comunicazione tra docenti e discenti senza richiedere la presenza fisica dei partecipanti in uno stesso luogo. I partecipanti possono inoltre connettersi e intervenire in tempi differenti scelti secondo le loro necessità o convenienze. Il risultato è la creazione delle cosiddette aule o classi virtuali.

    Per ora la maggior parte dei corsi on line usa modalità di comunicazione basate su testo (e-mail, liste di discussione o listserver) e immagini fisse o animate (nel caso dei web conferencing systems [6]). Il tipo di attività appartenente a questa generazione viene spesso definito "on line education" o anche "formazione in rete" e si esprime tramite modalità operative che possono essere la videoconferenza, la ricerca sul Web, le comunità di apprendimento, ecc..

    Gli strumenti di comunicazione che si appoggiano al web si diffondono sempre di più e diventano universali. A livello di didattica il web e la posta elettronica diventano mezzi utilizzati in tutto il mondo per distribuire testi e documenti audio e video, per svolgere test ed esercitazioni, grazie all'assistenza da parte di specifici software didattici, per comunicare con docenti e tutor, per condividere le esperienze all'interno delle classi virtuali [7]. I modelli didattici on line hanno fuso questi due modelli, dando vita a forme di apprendimento che conciliano tecnologie sincrone e asincrone, sistemi di publishing, di information retrieval, di comunicazione, ecc..

    Ricordiamo inoltre che l'educazione a distanza per via telematica può utilizzare sia strumenti di comunicazione asincrona, sia strumenti di comunicazione sincrona. Nel primo caso, l'interazione degli studenti fra loro e con i docenti avviene sfruttando la posta elettronica, o appositi sistemi di messaggistica come le liste o i newsgroup, mentre i contenuti didattici possono essere in rete, ad esempio sotto forma di pagine Web. Nel secondo caso si possono utilizzare strumenti quali stanze chat e videoconferenze, eventualmente integrati da una lavagna condivisa (si tratta di una 'lavagna virtuale' disegnata sullo schermo del computer, sulla quale gli utenti connessi possono tutti scrivere o disegnare: le modifiche effettuate sulla lavagna di uno dei computer collegati vengono automaticamente trasmesse alle lavagne degli altri).

    Nella FAD le attività proposte possono svolgersi:
    - online (in rete): scaricamento di materiali didattici (download di file), navigazione di siti Internet, comunicazione con il docente, il tutor e gli altri partecipanti al corso (uso della posta elettronica, dei forum di discussione, di sistemi per comunicazione sincrona), partecipazione ad attività di lavoro cooperativo, ecc.;
    - offline (scollegati dalla rete): studio dei materiali didattici (dispense cartacee, cd-rom e/o materiali precedentemente scaricati dalla rete), svolgimento di esercitazioni (su carta, cd-rom, floppy disk, ecc.).

    Si parla di formazione mista nel caso in cui i due metodi vengano impiegati all'interno dello stesso corso [8]. La tendenza attuale è quella di erogare corsi di formazione mista, in cui i momenti di formazione in aula rappresentano circa il 30 per cento della durata dell'intero percorso. La formazione mista prevede generalmente un intervento in presenza, una fase di apprendimento individuale, un momento di attività in rete centrato su discussioni, esercitazioni e produzione collaborativi.

    In sintesi le caratteristiche fondamentali della formazione a distanza on-line sono:
    - lo scambio di informazioni in tempo reale;
    - l'interazione tra i partecipanti;
    - il contatto tra persone lontane che avviene senza spostamenti fisici;
    - la possibilità di personalizzare gli interventi formativi.

    Le tecnologie adottate

    Un primo passo è quello di disporre di una piattaforma che permetta di formarsi a distanza [9]. Si tratta di un sistema per computer conferencing che consente: - la comunicazione interpersonale, tra studente e docente e tra gli studenti tra loro; - l'accesso e la condivisione dell'informazione (si utilizza la rete per accedere a fonti informative e per lo scambio di materiali); - la cooperazione.

    Gli strumenti di cui si avvale la piattaforma per assolvere questi compiti sono i seguenti:
    - posta elettronica: facilita lo scambio interpersonale diretto, favorisce la comunicazione tra i partecipanti al corso e con i docenti;
    - mailing list: permette la spedizione di uno stesso messaggio di posta elettronica ad un gruppo predefinito di persone;
    - bacheca: qui si possono affiggere messaggi e annunci;
    - newsgroup o forum di discussione: uno spazio virtuale per l'apprendimento collaborativi che nasce dal confronto tra studenti e docenti;
    - chat: utilizzata per la comunicazione prevalentemente scritta in tempo reale;
    - videoconferenza: permette di vedere e parlare con un interlocutore remoto e contemporaneamente di interagire con lui sullo stesso schermo condiviso;
    - spazio di download di testi e materiali: utile per scaricare e condividere i testi da studiare, le dispense, gli e-book, ecc..

    Date queste caratteristiche tecniche e tecnologiche, ai partecipanti di un corso FAD viene richiesta:
    - la dimestichezza con le tecnologie;
    - una buona capacità di organizzare e gestire il proprio tempo.

    In tema di piattaforme si pone la questione della proprietà. Infatti si possono aprire due strade.
    - Piattaforme Open Source: si tratta di software i cui codici di programmazione sono di proprietà dell'Ente che realizza il software, ma sono comunque di dominio pubblico. L'Ente deve acquistare l'hardware dedicato, assumere tecnici preparati e realizzare il software. Nel giro di poco tempo l'Ente è in grado di controllare completamente la piattaforma (sviluppo, manutenzione, ampliamento, eventuale cessione a terzi).
    - Piattaforme proprietarie: si tratta di software i cui codici di programmazione non sono di proprietà dell'Ente che acquista il software e che quindi non può disporne autonomamente ne provvedere a modifiche o ampliamenti. Fattore importante per la scelta di questo tipo di piattaforma è il costo della licenza. Infatti tra le varie spese da prevedere, infatti, non vi è solo la parte server del software proprietario, ma anche il numero di licenza, numero che varia in base al numero di utenti. Tale costo singolo non è fisso, ma varia in base al numero complessivo di licenze acquistate.

    E' tuttavia possibile realizzare applicazioni di FAD anche utilizzando esclusivamente i componenti dell'ambiente WWW interfacciati con un data base relazionale pilotato da un idoneo programma di gestione [10].

    Le figure professionali previste

    Gli "attori" della FAD, oltre naturalmente agli studenti iscritti, sono:
    - i docenti: predispongono il materiale didattico, le dispense, i documenti multimediali, gli strumenti utili per l'apprendimento e i test di valutazione. Tra loro si possono distinguere gli organizzatori didattici del corso, i quali svolgono attività di verifica periodica dei contenuti e sovrintendono agli aspetti organizzativi del corso FAD.
    - I tutor: svolgono lavoro di supporto allo studente e affiancano il docente. Tra loro alcuni devono occuparsi di mantenere viva la discussione nei forum aperti, altri supportano i corsisti nell'apprendimento, altri ancora affiancano lo studente nelle fasi di verifica e nelle esercitazioni.
    - Il bibliotecario: incardinato nel sistema bibliotecario dell'ente di formazione che promuove il corso FAD, deve occuparsi dell'invio e della fornitura del materiale necessario agli utenti remoti. Deve preoccuparsi di verificare la disponibilità di tutto il materiale e l'opportuna integrazione di tale materiale entro il contesto più ampio del sistema bibliotecario. Deve essere compito del bibliotecario accertarsi dell'osservanza delle norme vigenti in materia di diritti d'autore per il materiale messo a disposizione ai corsisti sulla piattaforma FAD.

    La FAD oggi all'estero e in Italia

    Le applicazioni delle metodologie della FAD sono estremamente diffuse soprattutto in paesi, come gli Stati Uniti, l'Australia e il Canada, dove si sono sviluppate in conseguenza delle difficoltà di comunicazione dovute alla vastità del territorio con la presenza di numerose regioni isolate e periferiche. Questa specifica situazione ha indotto a ricercare inedite modalità d'insegnamento adeguate alle particolari esigenze di utenti in situazioni di disagio ambientale anche facendo ricorso alle applicazioni delle nuove tecnologie educative.

    L'insieme di questi fattori ha consentito lo sviluppo di un processo molto innovativo ed ha reso possibile la sperimentazione di efficaci modelli per la formazione a distanza. Si tratta inoltre di modelli che, nel tempo, si sono evoluti dall'una all'altra generazione grazie all'utilizzo delle tecnologie informatiche, telematiche e, infine, del satellite.

    Attualmente, in molti paesi avanzati, si assiste ad una generalizzazione del sistema dell'istruzione a distanza data la pressione di numerosi fattori che attengono alla modificazione degli stili di vita e dei ritmi produttivi, allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, all'estensione dei processi formativi all'intero corso di vita degli individui. Oggi in tutti i paesi più avanzati l'open distance learning è diffusa a tutti i livelli, dall'istruzione di base alla formazione superiore, alla formazione professionale e all'educazione permanente.

    La seguente tabella mostra le previsioni relative al periodo 2001 - 2004 proposte dall'istituto IDC [11].

    [ Il mercato dell'e-learning. ]
    Fonte: IDC (dati in milioni di dollari).

      2001 2002 2003 2004
    Nord America 4.213 7.372 11.816 15.072
    Europa Occidentale 705 1.319 2.335 3.847
    Italia 45 84 157 259

    Il percorso evolutivo del settore, però, non è omogeneo in tutti i paesi del mondo industrializzato. L'elemento comune è il trend di crescita, l'elemento di differenza è rappresentato dalla fase (introduzione o sviluppo) del ciclo di vita del settore in cui può essere collocato ciascun paese. Sul fronte dello sviluppo gli USA rappresentano la frontiera di riferimento.

    La disomogeneità nello sviluppo del settore può essere ascritta alle caratteristiche del contesto tecnologico e socio-economico che caratterizza i diversi paesi. In particolare l'evoluzione del settore può essere posta in relazione ai seguenti fattori (OECD, E-learning - The partnership challenge, 2000, p. 47):
    • grado di penetrazione della tecnologia;
    • sviluppo dimensionale dell'offerta;
    • uso delle tecnologie informatiche e di comunicazione nel campo dell'educazione, della formazione e dell'addestramento;
    • presenza di un mercato efficiente (ossia disponibilità di informazioni, trasparenza ecc.).

    La tabella seguente presenta il grado di sviluppo di tali fattori per i paesi del G7.

    [ I fattori alla base dello sviluppo dell'e-learning. ]
    Fonte: OCDE, 2000; MESO, 1998.

    Paese Grado di penetrazione della tecnologia Grado dello sviluppo quantitativo dell'offerta Uso della ICT nel campo della educazione, della formazione e dell'addestramento Presenza di un mercato efficiente Valutazione complessiva
    Stati Uniti d'America Alto Alto Alto Alto
    Giappone Basso Medio Basso n.d. Basso/Medio
    Germania Medio/Alto Alto Basso/Medio Medio/Alto
    Francia Medio/Alto Alto Medio Medio/Alto
    Regno Unito Alto Alto Alto Alto
    Italia Medio Medio Basso Sì (all'inizio) n.d.
    Canada Alto Alto Medio/Alto Alto

    L'evoluzione del settore dell'e-learning è condizionato anche, da una parte, dalla propensione nei confronti della formazione continua, dall'altra, dall'atteggiamento culturale nei confronti delle innovazioni.

    Quanto più la propensione verso la formazione continua è elevata, tanto più, a parità di altri fattori, è elevata la propensione nei confronti dell'e-learning. In Italia la percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni che partecipa ad iniziative di formazione continua è pari al 5,2% contro una media dei Paesi dell'Unione Europea pari all'8,2% (i Paesi con la percentuale maggiore sono nell'ordine Svezia con il 21,6%, Regno Unito con il 21% e Danimarca con il 20,8%; i paesi invece con la percentuale più bassa sono nell'ordine Portogallo con il 3,3%, Francia con il 2,8% e Grecia con l'1,1% - Fonte: Eurostat, 2000).

    E' soprattutto il mondo imprenditoriale che evidenzia interesse nella formazione elettronica con forti investimenti, anche perché le aziende possono ridurre i costi fino al 35% e, allo stesso tempo, questa modalità di apprendimento, personalizzabile e flessibile, soddisfa anche i dipendenti.

    Ma anche nell'ambito dell'educazione pubblica qualcosa comincia a cambiare. L'esempio degli Stati Uniti dove l'e-learning è in pieno boom fa scuola anche in Italia, dove nuovi sviluppi stanno nascendo dall'attuale liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni e dalla offerta di servizi sempre più sofisticati che utilizzano anche le potenzialità della trasmissione dati a banda larga. Dall'interesse che le compagnie dimostrano per i nuovi ambienti di videoconferenza e in generale di knowledge sharing, appare credibile che siano proprio loro a spingere sempre più l'utilizzo della rete, abbassando i costi per generare un alto volume di committenza e finanziare così le infrastrutture.

    Vi sono diversi prodotti sviluppati in ambito universitario, sia negli Stati Uniti, sia in Europa [12]. È importante rendersi conto dell'evoluzione avvenuta nel mondo universitario, che ha portato alla creazione di università virtuali e di campus virtuali; questo rinnovamento universitario ha tra l'altro visto nascere diversi nuovi titoli di studio che possono essere conseguiti a distanza con caratteristiche radicalmente nuove sia in ambito pedagogico, sia in relazione allo studente.

    Questo fenomeno interessa ogni tipo di materia, dagli argomenti tecnici insegnati nei politecnici a quelli commerciali e di gestione aziendale passando per il diritto. Non dimentichiamo che i giovani che frequentano oggi le scuole imparano sempre più a familiarizzarsi con l'uso del computer e degli strumenti multimediali e di comunicazione o di lavoro di gruppo; quando essi entreranno all'università troveranno normale il lavoro nei campus virtuali.

    La FAD si inserisce in un contesto di innovazione non solo tecnologica, ma anche didattica, lanciando un nuovo modo di apprendere e di comunicare. Le istituzioni formative, le scuole e le Università, in special modo, sono sempre state le palestre e i centri di elaborazione del sapere e dei cambiamenti della società. E stanno ricoprendo questo ruolo anche nel campo della formazione a distanza. Le offerte di formazione che, grazie alle nuove tecnologie vengono facilmente rese disponibili, consentono l'apprendimento di conoscenze anche fuori dalle strutture educative o formative tradizionali. Le Università hanno raccolto questa sfida, prima all'estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni, e poi anche in Italia.

    Nel nostro Paese alcuni Atenei stanno studiando forme sempre più avanzate di piattaforme tecnologiche adatte a supportare singoli corsi universitari o addirittura interi corsi di laurea a distanza. Sono già state avviate significative esperienze e altre sono allo studio. Pensiamo al Metid [13], con cui il Politecnico di Milano ha offerto dal principio la possibilità agli studenti di seguire dei corsi via Rete, rendendo disponibili almeno il 50% dei materiali dei corsi in Internet. Lo studente ha anche la possibilità di verificare in ogni momento il proprio apprendimento tramite prove di autovalutazione on-line, che forniscono allo studente ai primi esami la possibilità di familiarizzarsi subito con le tematiche ed il gergo tecnico delle materie d'esame, ma che forniscono anche all'Università un utilissimo feedback per poter tarare meglio l'offerta formativa. Un sistema interbibliotecario d'Ateneo on line, risorse in cd-rom, forum e laboratori virtuali completano l'offerta formativa del Metid.

    Significativa è anche l'esperienza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che, attraverso il centro Cepad [14], studia e offre soluzioni innovative non solo per la formazione dello studente, ma anche per l'attività didattica del docente e per l'autoformazione permanente del personale dell'Ateneo.

    Altri Atenei stanno preferendo la costituzione di consorzi: unendo le risorse e le energie umane ed economiche riescono così a progettare e ad offrire soluzioni FAD più avanzate e maggiormente rispondenti alle esigenze dell'utente. In Italia il fenomeno più importante è rappresentato dal Consorzio Nettuno, che è anche esplicativo delle esperienze svolte finora nella formazione a distanza di seconda e terza generazione. Dedichiamo a questo consorzio un'ampia scheda.

    Un'altra interessante esperienza è quella del consorzio For.Com. [15]. Il Consorzio é stato costituito nel giugno del 1990 tra l'Università di Roma "La Sapienza" ed il Bournemouth Polytechnic (UK) [16]. Offre corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento, di specializzazione e di formazione professionale. Per quanto riguarda la ricerca nel settore delle applicazioni delle tecnologie educative alla formazione superiore, il FOR.COM. ha elaborato e curato la realizzazione del Progetto "Icaro 2000" e successivamente del Progetto "Dedalo" per la formazione in rete nell'ambito delle applicazioni didattiche della multimedialità.

    Università Cattolica del Sacro Cuore (www.unicatt.it). Per la progettazione e la realizzazione delle iniziative FAD l'Ateneo ha istituito il Cepad (cedap.unicatt.it), Centro di Ateneo per l'Educazione permanente e a Distanza. Presente in tutte le sedi dell'Università Cattolica si occupa di: implementazione di infrastrutture tecnologiche e didattiche per l'e-learning in presenza e a distanza; adeguamento tecnologico della didattica in Università; realizzazione di progetti formativi rivolti all'Università e al mercato; ricerca ed elaborazione teorica di modelli didattici per l'e-learning.

    Attualmente le iniziative FAD attivate consistono in:
    - cinque lauree a distanza: Economia e gestione dei servizi, Attività turistiche e di valorizzazione del territorio, Discipline sociologiche, Scienze della formazione primaria, Scienze infermieristiche. Per le necessità in presenza, i corsisti fanno riferimento ai tredici Centri di cultura istituti dell'Ateneo e presenti in tutta Italia.
    - Corsi on line: sono di supporto ai corrispondenti insegnamenti presenti nei percorsi didattici tradizionali. Riguardano le Facoltà di: Agraria, Economia, Giurisprudenza, Lettere e filosofia, Medicina e chirurgia, Psicologia, Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Scienze della formazione, Scienze linguistiche e di letterature straniere, Scienze politiche, Sociologia e la Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario.

    Università degli studi di Padova (www.formazione.unipd.it). Corsi di perfezionamento (Multimedialità e didattica; Qualità della Scuola e della Formazione; Gestione di Reti e Contenuti in Ambienti Scolastici e Formativi; Formazione del Docente Documentalista della Biblioteca Scolastica Multimediale; Pedagogia per il Territorio; Management Scolastico e delle Agenzie di Formazione); Corso di Formazione a Distanza: Manager di Reti e di Contenuti Didattici.

    Il Progetto IperFAD si inserisce nel panorama dell'Istruzione a Distanza seguendo e proponendo metodologie didattiche innovative e offrendo corsi rivolti a diverse professionalità, in particolare, a chi opera o opererà in contesti educativi. Sono attivi corsi di formazione per docenti in servizio di scuole di ogni ordine e grado nonchè per studenti iscritti alla Facoltà di Scienze della Formazione. IperFAD si avvale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) così da proporre corsi su supporti diversi (cartaceo, on/off line) strutturati con tecniche d'insegnamento aperto, flessibile e/o individualizzato, e dell'autoapprendimento e dell'apprendimento cooperativo. Finalità precipua del progetto sviluppato tra le Università di Padova e Salerno è quella di costruire un continuum educativo tra scuole differenti per tipologia, grado e contesto sociale, che condividano a livelli diversi un percorso formativo di didattica a distanza.

    Università degli studi di Trento (www.didatticaonline.unitn.it). Alcuni corsi afferenti ad alcuni corsi di laurea (Facoltà di: economia, giurisprudenza, ingegneria, lettere, scienze, sociologia).

    Politecnico di Milano (www.laureaonline.it/). Laurea triennale in Ingegneria Informatica e altri singoli corsi attivati anche in presenza. Il corso di laurea in Ingegneria Informatica a distanza è il prodotto della collaborazione tra un'istituzione pubblica e una società privata: il Politecnico di Milano e Somedia. Il Politecnico di Milano attiva la Laurea OnLine presso la sua sede di Como; il formato didattico e la gestione del progetto sono curati dal centro METID; il monitoraggio di qualità dell'iniziativa è affidato all'OssCom (Osservatorio sulla Comunicazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Somedia, società del Gruppo Editoriale L'Espresso impegnata nel campo della formazione, tradizionale e a distanza, ha realizzato il corso di Laurea OnLine avvalendosi dell'esperienza di Kataweb per la gestione della struttura tecnologica telematica, di Fabula per la realizzazione del materiale didattico offline e di Lotus-IBM per la fornitura della piattaforma d'apprendimento.

    Il Centro METID (Metodi E Tecnologie Innovative per la Didattica) (www.metid.polimi.it/), creato nel 1995, ha il compito di favorire lo sviluppo e l'adozione di metodologie e strumenti innovativi nella didattica universitaria. Missione principale: supportare i docenti del Politecnico nell'innovazione della loro didattica mediante l'uso delle tecnologie dell'informatica, delle telecomunicazioni e della multimedialità. Il Politecnico di Milano, in virtù delle sue competenze nel settore della ICT (Information Communication Technology) e dell'esperienza sviluppata in questi anni, si propone come l'Ateneo leader in Italia nell'uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica sia in campus sia a distanza. Il Centro METID, all'interno del Politecnico, realizza alcuni dei progetti più innovativi attualmente in corso nell'ambito della formazione a distanza.

    Università degli studi di Milano (ateneo.ctu.unimi.it/). Una sorta di campus virtuale a cura del Ctu - Centro di servizio per le tecnologie e la didattica universitaria multimediale e a distanza per i corsi ondine afferenti ad alcuni corsi di laurea.

    Università di Torino (server.forcom.unito.it:8000/communico/). Nel quadro del progetto Comunico è stato avviato un corso semestrale di Teoria e tecniche dei nuovi media realizzato per il corso di laurea in Scienze della comunicazione, utilizzando un sito Web e un sistema di computer conferencing per le comunicazioni tra gruppo di studenti, docenti e tutor.

    RAI (www.italica.rai.it). Il progetto Italica è un campus virtuale di Lingua e Cultura italiana che offre corsi - disponibili, anche se in progress, quelli di Lingua italiana, su Dante, sul Rinascimento, su Svevo - pensati soprattutto per un'utenza straniera o per italiani all'estero.

    Università di Urbino (193.204.196.124/sociodidatticaonline/). Sociodidattic@online è un progetto relativo al corso di Sociologia delle comunicazioni di massa della Facoltà di Sociologia di Urbino. Interamente realizzato sul web, consiste essenzialmente di tre aree di servizio, rivolte agli studenti non frequentanti: le lezioni online, ovvero la pubblicazione delle slides utilizzate durante le lezioni in aula; una bacheca elettronica dove si possono porre domande e leggere le risposte ai quesiti più comuni; una newsletter informativa, cui abbonarsi gratuitamente, che aggiorna sulle scadenze amministrative e le iscrizioni agli esami.

    Università Bocconi, Milano (www.sda.uni-bocconi.it/didattica_on_line.html). Attraverso la SDA ( Scuola di Direzione Aziendale) la Bocconi fornisce corsi online di formazione post-laurea e corsi internazionali. La SDA si occupa anche di ricerca ed è impegnata in progetti internazionali.

    Università Ca' Foscari, Venezia (www.unive.it/!wda/didattica/online). Pedagogia 2000 è il primo corso online organizzato dall'Università di Venezia, per i corsi di laurea in Lettere, Lingue e Filosofia. Utilizza un sito web per la pubblicazione dei materiali didattici, calendario, comunicazione sincrona e asincrona fra docente, studenti e tutor. Tra i materiali didattici un ipertesto: "Storia del metodo". Sul sito anche altri corsi on line tra cui: Chimica on-line 2000 e Didachem on-line 2000.

    Scuola IaD - Università di Tor Vergata (Roma) (www.scuolaiad.it/). La Scuola è attiva dal 2000. Eroda un corso di laurea a distanza in Scienze dell'educazione e della formazione in una società multiculturale; master di primo e secondo livello e corsi di perfezionamento (diritto, economia, lettere, filosofia, medicina, musica, matematica, latino, statistica, storia, inglese, geografia); corsi per la certificazione della patente europea del computer (EUCIP).

    ALTRE UNIVERSITÀ CHE OPERANO IN RETE
    O PROPONGONO CORSI IN RETE (IN ITALIA) (IN ORDINE ALFABETICO)


    Università di Ferrara - Diploma universitario in "Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale"
    - URL: www.unife.it
    Università di Firenze. Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione - Corso di perfezionamento "Metodi della comunicazione e apprendimento in rete"
    - URL: www.scform.unifi.it/lte/default.htm
    Università di Firenze, Siena e Pisa - Consorzio FIT, Formazione Innovazione Tecnologie per la Formazione
    - URL: www.fit.unifi.it/
    Università di Genova - Corso di perfezionamento di "Metodologie Multimediali per la Formazione a Distanza"
    - URL: fad.sdf.unige.it
    Università di Macerata - Corso di perfezionamento "Dal testo alla rete"
    - URL: www.unimc.it
    Politecnico di Milano
    - URL: www.polimi.it/
    Politecnico di Torino
    - URL: www.polito.it
    Università di Torino - "Formazione Aperta in Rete"
    - URL: www.dse.unito.it
    Università di Urbino - "Teledidattica 2000"
    - URL: www.isssc.uniurb.it/td2000
    Università di Verona
    - URL: www.univr.it/ius/telelavoro.htm

    UNIVERSITÀ VIRTUALI O PREVALENTEMENTE ON LINE
    E CENTRI DI SUPPORTO ALLO STUDIO IN RETE (IN ITALIA)


    Nettuno. Network per l'Università ovunque
    - URL: nettuno.stm.it
    Learning Online
    - URL: www.lol.it
    Treviso tecnologia
    - URL: www.tvtecnologia.it/

    IL CONSORZIO NETTUNO

    Nato nel 1991, grazie alle riforme dell'Università, soprattutto grazie all'introduzione del Diploma di Laurea, applica subito il modello di una FAD di seconda generazione, con l'erogazione di corsi in videocassetta e tramite canali televisivi tradizionali e satellitari, dei migliori docenti in circolazione per quanto riguarda le aree tecniche. Fondato dal Politecnico di Torino, poi dalle Università di Napoli e Parma, vede oggi la presenza nel consorzio di oltre trenta Poli Tecnologici in Italia, di Confindustria, Iri e TelecomItalia, ma anche il Politecnico di Tirana in Albania.

    L'offerta del Consorzio Nettuno va a coprire quel bacino d'utenza che vorrebbe avere un diploma di Laurea, ma che per motivi di lavoro è impossibilitato alla frequenza delle tradizionali lezioni universitarie. Lo studente all'iscrizione è affiancato dai professori del Polo Tecnologico di iscrizione, e trova esercitazioni e materiali didattici nei siti Internet allestiti dal Consorzio Nettuno a supporto della didattica multimediale o in aula. Non è prevista l'interazione sincrona fra Tutors dei Poli tecnologici e gli studenti, o fra studenti stessi, a parte la recente introduzione di una chat line tematica nel sito generale del Consorzio.

    "Il Nettuno [17] è oggi la prima e l'unica Università Televisiva e Telematica d'Europa che utilizza due reti televisive satellitari RAI Nettuno Sat1 e RAI Nettuno Sat2 e Internet per la trasmissione dei propri corsi e per lo svolgimento di tutte le attività didattiche. Con il modello Nettuno i luoghi dell'insegnamento non sono più solo le aule universitarie ma anche spazi diversi reali e virtuali: case private, posti di lavoro, centri di studio; chiunque senza limiti di spazio di tempo, in modo realmente democratico può frequentare l'università. Il Nettuno è una associazione senza fini di lucro tra Università e aziende promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per la realizzazione di Corsi Universitari a Distanza, in attuazione dell'art. 11, comma terzo della legge n. 341 del 19 novembre 1990 di Riforma degli Ordinamenti Didattici Universitari.

    Sono soci fondatori il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Napoli 'Federico II', la RAI, la Confindustria, l'IRI, e la Telecom Italia, e soci ordinari il Politecnico di Bari e le Università di Ancona, l'Aquila, Bologna, Camerino, Cassino, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Messina, Milano, Milano-Bicocca, Modena, Napoli II Università, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Roma "La Sapienza", Salerno, San Marino, Siena, Teramo, Torino, Trento, Trieste, IUAV Venezia, Viterbo 'La Tuscia', la Open University Inglese e il Centro Nazionale per l'Insegnamento a Distanza di Tirana, costituito dalle otto Università della Repubblica di Albania". Dal punto di vista organizzativo e strutturale [18], il progetto su cui si basa il Consorzio è articolato in strutture che anno per anno stanno evolvendo il loro modello e la loro organizzazione. Si tratta del Centro Nazionale, i Poli Tecnologici,le Stazioni di lavoro "a domicilio", i Centri tecnologici universitari e le Università erogatrici. "Il modello consortile - si legge sul sito web - permette il coinvolgimento di un insieme di Università e un ampio numero di risorse umane tale da rendere possibile scelte di eccellenza in una vasta gamma di settori. La presenza di aziende offre l'opportunità di avvicinare il mercato della formazione al mondo produttivo collegando formatori ed utilizzatori e rispondendo così anche ai nuovi bisogni di formazione continua".


    BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

    Biolghini, Davide e Cenarle, Marisa (a cura di), Net Learning, Milano, Etas, 2000.
    Boari, Maurelio e Morelli, Marcello (a cura di), Tecnologie e modelli per un'Università aperta, Milano, Etas, 1994.
    Brown, J.S.; Duguid, P., La vita sociale dell'informazione, Milano, Etas, 2001.
    Calvani, A.; Riotta, M., Fare formazione in internet: manuale di didattica online, Trento, Erickson, 2000.
    Calvani, Antonio e Rotta, Mario, Comunicazione e apprendimento in internet, Trento, Erickson, 1999.
    Eletti, V., Che cos'è l'e-learning, Roma, Carocci, 2002.
    Holmberg, Borje., Theory and practice of distance education. London, Routledge, 1989.
    Keegan, Desmond, Open learning: concepts and costs, successes and failures. In Atkinson R. e McBeath C., Open learning and new technology. Perth, ASET/Murdoch University, 1990. P. 230-243.
    Knowledge management e formazione aziendale, in M. Recchioni, Formazione e nuove tecnologie, Roma, Carocci, 2001.
    La Torre, Mauro in Insegnare a distanza di Benedetto Vertecchi, Firenze, La Nuova Italia, 1988, pag. 191.
    Maragliano, Roberto, Nuovo manuale di didattica multimediale, Bari, Laterza, 1998.
    Moore, Michael e Kearsley Greg, Distance education: a systems view. Belmont, CA, Wadsworth, 1996.
    Palumbo, C., La valutazione dei risultati della formazione aziendale: un caso di formazione a distanza, in "Risorsa Uomo", (8) 2001, n.1-2, p. 41-42.
    Parisi, Domenico, Scuol@.it, Milano, Mondadori, 2000.
    Rosenberg, M., E-learning : Strategies for Delivering Knowledge in the Digital Age, McGraw-Hill, 2001.
    Rossett, A; Sheldon, K., Beyond the Podium: Delivering Training and Performance to a Digital World, ASTD - Jossey-Bass Pfeiffer, 2001.
    Salmon, G., E-Moderating: the key to teaching and learning online, Kogan Page, 2000.
    Salmon, G., E-tivities: the key to active learning online, Kogan Page, 2002.
    Schank, Roger C., Designing World-Class e-Learning, McGraw-Hill, 2002.
    Trentin, Guglielmo, Progettare la formazione in rete, in: "Rivista di Informatica / AICA", (31) 2001, n. 2, p. 63-82.
    Trentin, Guglielmo, Dalla formazione a distanza all'apprendimento in rete, Milano, FrancoAngeli, 2001.


    WEBLIOGRAFIA
    Ultima data di consultazione dei siti Internet: 31 maggio 2003

    AA.VV., La formazione a distanza,
    www.integrato.com/e-didactics/documenti/formazioneadistanza.htm
    ACSE (a cura di), "FAD o e-learning?", 2001,
    www.acseweb.com/fad/fadvsel.htm
    ANEE - Associazione dei servizi e dei contenuti multimediali, e-Learning 2001,
    www.anee.it
    ASFOR,
    www.asfor.it
    Bernardi, Gloria, Istruzione Aperta a Distanza (IAD): uno sguardo introduttivo,
    www.irre.toscana.it/multiverso/pubblicazione_2002/aen_bernardi.doc
    Caboni, Luigi, Formazione a distanza: storia e prospettive,
    www.docenti.org
    CePAD - Università cattolica del Sacro Cuore,
    cepad.unicatt.it
    Cerri, Stefano, La formazione a distanza,
    www.mediamente.rai.it/biblioteca/
    Clark, Judith, Flexible learning and the library: the challenge, The Journal of Library Services for Distance Education, vol. 1, n. 2, 1998,
    www.westga.edu/library/jlsde/
    Consorzio For.Com.,
    www.forcom.it
    Consorzio Nettuno,
    nettuno.stm.it/
    Docenti.org,
    www.docenti.org
    Economia e Management,
    www.economiaemanagement.it
    E-learnExpo,
    www.elearnexpo.com/
    Euro-telework: Report on telework and vocational training - distance or e-learning for remote workers,
    www.euro-telework.org/
    Garito, Maria Amata, L'università da guardare, da sfogliare, da navigare,
    nettuno.stm.it/nettuno/index.htm
    IRRE - Veneto,
    www.irre.veneto.it/fad/www_fad/sommario.htm
    Metid - Politecnico di Milano,
    www.metid.polimi.it/
    Natoli, Dario, Le nuove frontiere della didattica,
    www.mediamente.rai.it/biblioteca/
    North Central Association Commission on Institutions of Higher Education, Guidelines for Distance Education,
    www.ncahigherlearningcommission.org/resources/guidelines/gdistance.html
    Open University,
    www.open.ac.uk/
    Poliedra Progetti Integrati (a cura di), "La formazione a distanza (FAD). Una nuova metodologia formativa, 2001,
    www.poliedra.it
    Rossano, Simona, Piattaforme per l'e-learning: queste sconosciute,
    www.blucomfort.com/internetime/tutto/pag_articolo-php?articolo_ID=cas_32
    Rotta, Mario, Piattaforme per la FaD, giugno 2001,
    www.scform.unifi.it/lte/materiali/piattaforme/index.htm
    Salzano, Edoardo, Riforma della didattica universitaria e ruolo dei servizi bibliotecari. In: Tra cooperazione e autonomia. Competizione o collaborazione? Nuove strategie per le biblioteche di architettura, VII giornate di studio del CNBA, Roma, 7-9 giugno 2001,
    web.iuav.it/iuav/CNBA/Giornate-d/2001-Le-Se/salzano.pdf
    Trentin, Guglielmo, Formazione a distanza di nuova generazione: nuovi orientamenti,
    www.area.fi.cnr.it/r&f/n7/trentin.htm
    Indiana State University, Distributed Learning, Collaborative Learning, Distance Learning. A bibliography,
    www.bus.indiana.edu/isweb/teachln/epss_p600/articles.htm
    Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione dell'Università di Firenze, Bibliografia sulla tutorhip nella formazione degli educatori,
    www.scform.unifi.it/lte/#Bibliografie


    RISORSE IN RETE

    Portali (learning portals) e cataloghi dell'offerta formativa online
    IN ITALIA
    Atlante,
    www.garamond.it
    E-learning Italia,
    www.elearning.it
    Erickson,
    erickson.it
    Scuola Virtuale,
    www.scuolavirtuale.net
    NEL MONDO
    Blackboard,
    www.blackboard.com
    Click2Learn,
    click2learn.com
    Learning Resource Networtk (LERN),
    www.lern.com/

    Periodici
    ACM eLearn
    www.elearnmag.org/
    American Journal of Distance Education
    www.ajde.com/
    FOR. Rivista AIF per la formazione
    www.francoangeli.it
    Journal of Interactive Learning Research (JILR)
    www.aace.org/pubs/jilr/toc.html
    TrainingMag - Online Learning Magazine
    www.onlinelearningmag.com/
    USDLA Journal
    www.usdla.org/

    Newsletters
    Atlante News,
    www.garamond.it
    LoL News,
    www.lol.it
    Individual Learning,
    individualearning.it
    Territorio Scuola,
    territorioscuola.com
    Trainet,
    www.trainet.it
    Online Learning News,
    www.emailch.com
    Tech Learn Trends,
    www.techlearn.com


    NOTE

    [1] Bernardi, Gloria, Istruzione Aperta a Distanza (IAD): uno sguardo introduttivo,
    www.irre.toscana.it/multiverso/pubblicazione_2002/aen_bernardi.doc
    [2] "FAD o e-learning?" a cura di ACSE, 2001,
    www.acseweb.com/fad/fadvsel.htm
    Keegan, Desmond, Open learning: concepts and costs, successes and failures. In Atkinson R. e McBeath C., Open learning and new technology. Perth, ASET/Murdoch University, 1990. P. 230-243.
    [3] Calvani, Antonio e Rotta, Mario, Comunicazione e apprendimento in internet, Erickson, 1999.
    AA.VV., La formazione a distanza,
    www.integrato.com/e-didactics/documenti/formazioneadistanza.htm
    [4] Longo, Brunella, Biblioteche e formazione on line: un nuovo servizio informativo integrato, relazione al convegno "La biblioteca ibrida", Milano, Palazzo delle Stelline, 15 marzo 2002.
    Trentin, Guglielmo, Formazione a distanza di nuova generazione: nuovi orientamenti,
    www.area.fi.cnr.it/r&f/n7/trentin.htm
    Cerri, Stefano, La formazione a distanza,
    www.mediamente.rai.it/biblioteca/
    Natoli, Dario, Le nuove frontiere della didattica,
    www.mediamente.rai.it/biblioteca/
    Caboni, Luigi, Formazione a distanza: storia e prospettive,
    www.docenti.org
    [5] "The Open University admitted its first students in 1971. It is the UK's largest university, with over 200,000 students and customers. The OU represents 22% of all part-time higher education students in the UK. The university is ranked amongst the top UK universities for the quality of its teaching. Of the 23 subjects assessed by the Quality Assurance Agency, 17 have been placed in the top 'Excellent' category. Courses are available throughout Europe and, usually by means of partnership agreements with other institutions, in many other parts of the world. About 26,000 learners are studying OU courses outside the UK" (dal sito della Open University, www.open.ac.uk/ ).
    [6] Il Web Conferencing System (WCS) è uno degli strumenti più efficaci e più economici per creare classi virtuali. Il primo sistema WCS (o Computer Mediated Conferencing - CMC) fu sviluppato negli anni '70 da Murray Turoff, Distinguished Professor di Computer Science e Management presso il New Jersey Institute of Technology, quando lavorava nello staff del Presidente degli Stati Uniti. Nella formazione a distanza on line è fondamentale stimolare e favorire l'interazione tra docente e discenti e la cooperazione tra discenti (coollaborative learning) con l'apertura di discussioni sugli argomenti di un corso, un seminario, un laboratorio, facilitando la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i partecipanti. Con un WCS si può instaurare un processo di comunicazione tra due o più persone che non è realizzabile con le sole pagine web. La pagina web è un mezzo di consultazione dei contenuti di un sito WWW ospitato da un server nella rete Internet e solo marginalmente diventa mezzo di comunicazione tra persone con la presenza dei bottoni per il mailing.
    [7] Rotta, Mario, Piattaforme per la FaD, giugno 2001,
    www.scform.unifi.it/lte/materiali/piattaforme/index.htm
    [8] La formazione a distanza (FAD). Una nuova metodologia formativa, a cura di Poliedra Progetti Integrati, 2001,
    www.poliedra.it
    [9] Rossano, Simona, Piattaforme per l'e-learning: queste sconosciute,
    www.blucomfort.com/internetime/tutto/pag_articolo-php?articolo_ID=cas_32
    [10] E' il caso per esempio della formazione delle funzioni obiettivo, realizzata nel 2000-2001 dalla BDP
    www.bdp.it/funzioniobiettivo/home.htm
    [11] Bielli, Paola; Basaglia, Stefano, Distance learning: qualità sotto la lente di ingrandimento, in Economia & management, ottobre 2001.
    [12] Euro-telework: Report on telework and vocational training - distance or e-learning for remote workers,
    www.euro-telework.org/
    [13] URL: www.metid.polimi.it/
    [14] URL: cepad.unicatt.it/
    [15] URL: www.forcom.it
    [16] Hanno successivamente aderito al consorzio quali membri effettivi unicamente Università statali: l'Università degli Studi di Torino, l'Università degli Studi di Macerata, l'Università degli Studi del Molise, l'Università degli Studi di Salerno, l'Università degli Studi di Cassino, l'Università degli Studi di Udine, l'Università degli Studi di Sassari, l'Università degli Studi di Bari, l'Università degli Studi di Foggia, l'Università degli Studi di Camerino, l'University of Liverpool (University College Chester), l'University of Malta, il Polytechnic University of Tirana.
    [17] Nettuno. L'università da guardare, da sfogliare, da navigare di Maria Amata Garito,
    nettuno.stm.it/nettuno/index.htm
    [18] Garito, Maria Amata, La multimedialità nell'insegnamento a distanza, Roma, Garamond Editoria Elettronica.


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