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    CONTRIBUTI SU AREE TEMATICHE DIFFERENTI

    M@gm@ vol.1 n.4 Ottobre-Dicembre 2003



    • Editoriale

      Orazio Maria Valastro

      Quest'orientamento ci permette di considerare e cogliere più adeguatamente le implicazioni della nozione di complessità sociale attraverso la realizzazione e lo sviluppo di uno spazio interdisciplinare di collaborazione e confronto, sviluppando la trasversalità che possiamo cogliere nelle analisi, nelle riflessioni e negli studi che interessano molteplici settori e discipline delle scienze umane e sociali. E' questa un'attività ed un impegno che dovremmo considerare e suscitare ulteriormente per sostenere una trasversalità effettiva e reale, integrata alla prospettiva della complessità sociale nell'analisi dei contesti sociali e culturali, dei problemi umani: osservando attentamente le relazioni e le esperienze sociali degli individui attraverso le loro molteplici connessioni, complementari e circolari, ed i loro multiformi livelli, autonomi e differenti. I contributi di questo numero trimestrale sono un ulteriore segnale che c'invita a proseguire su questo stesso percorso e ci mostra nel contempo la necessità d'esperimentare l'intervento sociale e professionale, dalla ricerca sociale ai percorsi di formazione, dall'analisi all'intervento nei contesti sociali e culturali, come osservazione, interpretazione critica e cambiamento partecipato della vita quotidiana.

    • ANALISI ED ESPERIENZE

      Georges Bertin

      Per noi è impressionante, quasi letteralmente, constatare oggi che le analisi sociologiche sviluppate da Wilhelm Reich settanta anni fa sono nuovamente di estrema attualità. Mentre una delle grandi voci dell'analisi critica, quella di Castoriadis, lontano certamente dai sofismi attuali dei nuovi filosofi che si adoperano ad accedere ai benefici pubblici e editoriali, si è ormai spenta da sei anni, mentre i politici si adoperano, sui podi della Società dello Spettacolo, a prendere di mira i processi di comunicazione più derisori per mascherare la loro assenza di pensiero politico, mai la nostra società post-moderna è stata in effetti così vicina a questa crisi di significati immaginari sociali che Reich definiva già negli anni trenta, peste emozionale.

    • Georges Bertin

      Il est pour nous frappant, presque au sens premier, de constater aujourd'hui que les analyses sociologiques posées par Wilhelm Reich voici 70 ans sont à nouveau d'une extrême actualité. Alors qu'une des grandes voix de l'analyse critique, celle de Castoriadis, bien éloignée des sophismes actuels de nouveaux philosophes s'évertuant surtout à accéder aux prébendes publiques et éditoriales, s'est éteinte depuis maintenant six ans, alors que les politiciens s'évertuent, sur les scènes de la Société du Spectacle, à faire assaut des procédés de communication les plus dérisoires pour masquer leur absence de pensée politique, jamais notre société post moderne n'a en effet été aussi proche de cette crise des significations imaginaires sociales que Reich nommait déjà, dans les années 30, peste émotionnelle.

    • Gladis Omaira Capponi - Renzo Comin

      La presenza di interlocutori diversi, con cui le Istituzioni ed i servizi si trovano ad interagire, richiede il superamento dell'ottica di un servizio di consulenza dove la relazione si risolve in una comunicazione diadica in cui i poli siano richiedente e consultante. Nel modello ipotizzato viene individuato uno scenario in cui sullo sfondo vi è un Oggetto di consulenza, che include il destino di un Soggetto, e sul proscenio gli attori sociali, il Consultante e il Consulente; di fatto un sistema reale- fantasmatico a tre poli in cui si trovino ad operare, in stretta sinergia, consulenti di varia formazione: sociologo, psicologo, antropologo, il pedagogo.

    • Nicola Cavalli

      Il web può essere definito come uno spazio antropologico, uno spazio di significati caratterizzato dalla rivoluzione dei concetti spazio/temporali. Per analizzare la comunicazione web con un modello che possa essere valido anche per altri tipi di comunicazione viene proposto l'approccio sociosemiotico. In quest'ambito viene sviluppato il concetto di genere comunicativo, che vuole essere la chiave per analizzare la comunicazione e trarre indicazioni sulle carateristiche sociali della comunità di riferimento.

    • Paolo Dell'Aquila

      In questo articolo tratteremo del passaggio dalla modernità alla post-modernità, esaminando il valore simbolico del consumo a partire dagli anni Ottanta in poi. Testi recenti di Fabris e Secondulfo ci saranno di aiuto nell'analizzare la frammentazione, la selettività, l'autonomia ed il nomadismo del consumatore contemporaneo. Ci soffermeremo brevemente sui nodi della globalizzazione e dell'avvento della network society per evidenziare i mutamenti nella rappresentazione culturale del cibo (passaggio dal fast food allo slow food), indagando sulle forme di consumo più elitarie (da 'edonista virtuoso'). L'approdo del confronto teorico-empirico sarà la scoperta di forme di consumo meno ostentate, capaci di coniugare la solidarietà sociale con il piacere individuale e di sviluppare stili di vita più responsabili.

    • Giuseppe Di Gregorio

      A partire dagli anni Sessanta, le tematiche inerenti alla comunicazione hanno acquistato un ruolo sempre più rilevante nel pensiero sociale; non solo per quanto riguarda la comunicazione interpersonale ma anche, e in misura crescente, per quanto riguarda l'analisi dei mezzi di comunicazione e del loro impatto sulla società. Siamo andati alla ricerca dei significati reconditi delle parole usate nei testi pubblicitari, e abbiamo scoperto, che dietro il tutto si muove una macchina organizzativa perfetta, che si serve di accurate ricerche motivazionali e si fa aiutare dalle scienze sociali per potere, sempre e in ogni caso, avere un potere di suggestione sul consumatore. La nostra ricerca ha voluto esaminare in che modo il mercato del biologico e del transgenico viene presentato al consumatore, quali tecniche pubblicitarie impiega e di che metodi persuasivi si avvale, ricordandoci sempre che la pubblicità, per sua stessa natura, sta dalla parte di chi 'produce' e non di chi 'consuma'.

    • Paolo Coluccia

      Questo saggio riporta un'indagine della mia attuale ricerca sociale ed economica. Il testo ripropone con qualche variazione ed aggiornamento la mia relazione tenuta al 'Foro Andaluz por un Reparto Igualitario del Tiempo' organizzato a Granata dall'Instituto Andaluzo de la Mujer, Junta de Andalucia, nel dicembre 2002, e cerca di far emergere la filosofia che è alla base delle Banche del tempo e dei sistemi di scambio locale non monetari, fondando un percorso di riflessioni intorno alla reciprocità, alla simmetria e allo scambio sociale.

    • Alessandra Lucchinetti

      La stampa turistica è una delle principali fonti da cui il viaggiatore trae le informazioni prima di partire e propone sulle proprie pagine patinate i luoghi, gli itinerari migliori, come raggiungerli, dove alloggiare con tutte le comodità, dove cenare e divertirsi, cosa fotografare, quali oggetti di artigianato e souvenir acquistare al miglior prezzo, il tutto racchiuso in una cornice di fotografie di luoghi incantevoli, belle donne e piatti succulenti con chef di bianco vestiti a farne da balìa. Le immagini hanno un ruolo primario nella scelta del viaggio. Chi parte o ha intenzione di partire, oltre ad informarsi del prezzo del viaggio e sui servizi offerti, vuole vedere che cosa vedrà.

    • Fiamma Montezemolo

      In occasione dell'incontro nazionale statunitense degli architetti, mi hanno chiesto di collaborare come artista-antropologa alla mostra che si sarebbe tenuta per l'evento, di sviluppare un rapporto interdisciplinare che desse il senso della artificialità delle frontiere; anche di quelle teoriche che vorrebbero definire in modo esageratamente limitante dove inizia l'interpretazione artistica e dove finisce quella antropologica. In fondo il dramma dell'etnografo come dell'artista e' lo stesso: quello della rappresentabilità dei vari mondi di cui siamo costituiti e di quelli circostanti. Dunque mi sono chiesta a lungo come rappresentare con un linguaggio che non fosse il mio solito, quello della scrittura, una frontiera tanto complessa. Ho optato per la fotografia digitale e per un gioco di specchi tanto apparentemente semplice quanto sostanzialmente complesso.

    • CRONACHE E COMMENTI

      Orazio Maria Valastro

      Il seminario internazionale 'Per una rilettura rinnovata dell'intervento sociale', s'inserisce come momento di riflessione teorica e metodologica all'interno del percorso formativo proposto dall'IFORIS, l'Istituto di Formazione e Ricerca in Intervento Sociale diretto da Georges Bertin, che ha istituito il Certificato di Studi Superiori in antropologia dell'immaginario. Il riferimento all'antropologia dell'immaginario è fondamentalmente volto a valorizzare la capacità transdisciplinare e la peculiare prospettiva di quest'approccio, teso verso una lettura multidisciplinare e comprendente del reale. I temi e le problematiche che hanno caratterizzato queste giornate di studio, collegate al lavoro sociale e ai servizi sociali, allo sviluppo locale, all'animazione sociale e culturale, confermano la vocazione e l'interesse sostanziale dell'IFORIS: intervenire tra i professionisti per sostenere un'attività di riflessione, pratica e teorica, a partire dalle situazioni vissute dai partecipanti sul proprio terreno di ricerca e d'intervento professionale nei luoghi sociali dove questo si costruisce e si concretizza.

    • RECENSIONI E SCHEDE BIBLIOGRAFICHE

      Orazio Maria Valastro

      Questo libro costituisce il primo approccio italiano alla costruzione di un discorso culturale sulla diagnosi e intende offrire un significativo contributo alla riapertura di un dibattito avviato da Michel Foucault e da Gregory Bateson e precocemente abbandonato: quello sull'importanza della storia sociale, dell'antropologia culturale e degli studi sulla comunicazione in relazione all'insorgenza, alla definizione e alla cura della psiche.

    • Massimiliano Di Massa

      Le tecniche di ricerca qualitativa offrono allo scienziato sociale un insieme composito di strumenti, capaci di rilevare le più minute sottigliezze della vita quotidiana, colte ora nella trama di un'interazione, ora tra le pieghe di una narrazione. Il volume tratteggia una mappa di questo territorio e si sofferma sulle principali tecniche di ricerca qualitativa: l'osservazione partecipante, l'intervista discorsiva e il focus group. L'autore procede alla loro presentazione in chiave critica, prestando particolare attenzione al tema della plausibilità del sapere che l'impiego di queste tecniche consente di acquisire. Alla compilazione di una serie di 'ricette' su come fare ricerca qualitativa, l'autore preferisce la ricostruzione della rete di decisioni cui è chiamato chi intenda cimentarsi in questa impresa. Limitandosi di indicare - laddove possibile - i pro e i contro di ciascuna scelta.


    • Orazio Maria Valastro

      L'ipotesi esaminata in questo testo, la trasformazione delle forme identitarie negli ultimi trent'anni, considera come la configurazione delle identità personali e collettive, così come si è caratterizzata negli anni precedenti, abbia perso la propria legittimità determinandone la loro crisi.

    • Massimiliano Di Massa

      Marco Lombardi propone in questo lavoro una riflessione di tipo metodologico sull'uso delle immagini in ambito sociologico, attraverso la presentazione di un caso concreto di un'indagine svolta con l'ausilio di metodologie proprie della sociologia applicata nell'ambito degli studi sulla multiculturalità. Il percorso di ricerca è ideato e condotto dal gruppo di lavoro del Laboratorio di Sociologia Visuale Imago, del Dipartimento di Sociologia dell'Università Cattolica e della Fondazione Cariplo I.S.Mu. Tra gli obiettivi principali indicati dall'équipe sottolineiamo quello di avviare "la critica costruttiva, l'acquisizione e il perfezionamento di nuovi strumenti per la ricerca sociologica fondata su dati di tipo iconografico".


    Collana Quaderni M@GM@


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    M@gm@ ISSN 1721-9809
    Indexed in DOAJ since 2002

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